Effettuare una donazione ed essere sicuri che i soldi arrivino con certezza al destinatario, senza troppi intermediari. È questo spesso il più grande cruccio di chi decide di offrire un contributo o partecipare ai tanti progetti lanciati per aiutare popolazioni o piccole comunità bisognose di un sostegno economico – sotto forma di donazioni, crowdfunding, etc. La nuova frontiera del finanziamento di progetti di utilità sociale è l’utilizzo della blockchain. Un “protocollo” che consente di avere maggiore trasparenza, minori commissioni e certezza sull’arrivo dei fondi.
In un articolo di una settimana fa vi abbiamo presentato la piattaforma che, attraverso la blockchain, rivoluzionerà il settore degli aiuti umanitari, Helperbit. Come avevamo preannunciato, la piattaforma è stata lanciata il 29 Novembre a Montecitorio alla presenza di Legambiente, Emergenza Sorrisi, Comitato Aperto Emergenza Homeless – Un sacco di Vita, Blockchainedu e CBCGDF (China Biodiversity Conservation and Green Development Foundation).
In occasione del lancio abbiamo deciso di spiegare il progetto in maniera dettagliata – chi non avesse letto l’articolo precedente può trovarlo qui.
Ma quali sono gli effettivi vantaggi che offre Helperbit agli utenti?
- Più trasparenza: grazie alla tecnologia blockchain, è possibile tracciare la propria donazione e le organizzazioni possono mostrare come utilizzano i fondi
- Più velocità: nelle operazioni umanitarie ogni giorno è importante; tramite Helperbit le donazioni arriveranno al destinatario in meno di un’ora ovunque nel mondo
- Più efficienza: nel caso di pagamenti in bitcoin, Helperbit non tratterrà nessun fee aggiuntiva così da devolvere ai destinatari l’intera somma
- Equità: solitamente oggi l’entità delle donazioni dipende direttamente dalla rilevanza mediatica del disastro. Per questo motivo molte problematiche rimangono in sordina; grazie ad Helperbit non sarà più così.
- GIS: tramite il Geographic Information System, Helperbit riesce a mappare i territori colpiti da disastri naturali e, conoscendo l’esatta localizzazione delle vittime (privati che si sono previamente registrati), permette di devolvere i fondi agli individui direttamente interessati.
- P2P: finalmente sarà possibile donare direttamente alle vittime senza passare per (talvolta dubbi) intermediari
- Wallet multifirma: la piattaforma fornisce ad ogni utente un wallet multifirma che supporta l’implementazione di segwit. Grazie a questa tecnologia, il rischio di utilizzo improprio o di furto di donazioni calerà drasticamente.
- Donazioni con più valute: Helperbit permette di donare sia attraverso carta di credito che Bitcoin. Grazie alla collaborazione avviata con Flyp.me, in un futuro prossimo sarà possibile erogare aiuti anche con gli altcoin.
Grazie alle caratteristiche delle tecnologie implementate da Helperbit, non solo gli utenti (donatori o vittime che siano) potranno tracciare le proprie donazioni, bensì tutti gli attori ne trarranno un vantaggio:
- I cittadini registrati su Helperbit e geolocalizzati nell’area affetta dal disastro potranno ricevere aiuti umanitari.
- Le organizzazioni no-profit potranno affacciarsi al mercato globale delle donazioni, potendo garantire la trasparenza della propria raccolta fondi.
- Le aziende potranno vendere i propri “prodotti umanitari” a livello mondiale
Quali sono le iniziative in corso?
Helperbit ha già iniziato a supportare svariati progetti, i più importanti sono i seguenti:
- In collaborazione con l’associazione BlockchainEdu (BEN) ed attraverso la propria piattaforma, è stata lanciata la possibilità di finanziare borse di studio per laureandi con la passione per la blockchain. Gli studenti dovranno inviare al BEN le proprie tesi riguardo la blockchain e le sue applicazioni. L’associazione selezionerà i vincitori.
- “Tolleranza Zero” è un progetto portato avanti dalla ONLUS Emergenza Sorrisi. Questa no-profit è molto attiva in Africa, e con questo progetto ambisce ad arginare il problema delle spose bambine in Benin.
- “La rinascita ha il cuore giovane” è una delle prime iniziative promosse dalla piattaforma, in collaborazione con Legambiente. Il progetto si concentra sull’esigenze delle vittime del terremoto del centro Italia nell’agosto del 2016. Tramite la piattaforma sono già stati raccolti circa 9.5 BTC (al valore attuale circa 90.000€)
Come funziona l’erogazione degli aiuti?
L’erogazione dei fondi all’interno della piattaforma avviene tramite donazione diretta. I privati, mossi da intenti umanitari, potranno sostenere direttamente i progetti ai quali si sentono più vicini. Però, a differenza del “5×1000” e dei famosi SMS solidali, il donatore potrà tracciare la propria donazione fino all’avvenuta ricezione da parte dell’associazione. L’associazione No-Profit, per garantire una maggiore trasparenza, registrerà nel blocco della transazione destinata ai soggetti bisognosi la conseguente ricevuta – che proverà il modo in cui la somma è stata spesa. Ricordiamo che i dati conservati nei blocchi della blockchain sono pubblici e immanenti, in quanto non potranno essere più modificati o eliminati.
Conclusioni
In un mondo in cui il denaro viene osannato come obiettivo ultimo e non come mezzo, in una situazione in cui la blockchain e il Bitcoin vengono analizzati, inevitabilmente, solamente da una prospettiva finanziaria o speciulativa, Helperbit si promuove come la prima piattaforma europea per le donazioni umanitarie su Blockchain. La piattaforma ha mostrato a tutti come questa tecnologia cambierà molti paradigmi. Molteplici sono i vantaggi promessi:
- Inclusione finanziaria per le persone che non possiedono un conto corrente in banca.
- Potenzialità infinite per il raggio delle donazioni.
- Assenza di controparti nel trasferimento di denaro: ciò limita gli interessi, i rischi ed il tempo di esecuzione.
- Possibilità di tracciare identità di donatore e beneficiario, asset fisici e flusso di denaro in modo condiviso, pubblico e trasparente.