Il presidente della BCE Draghi: l’impatto delle criptovalute è limitato

Mario Draghi, il presidente della Banca centrale europea, ritiene che le criptovalute abbiano un impatto troppo basso nel mondo in questo momento per necessitare di una regolamentazione.

Lunedì 20 novembre, durante un incontro del Parlamento europeo, Mario Draghi ha affermato che le valute digitali non rappresentano una minaccia per il controllo sull’euro della BCE. Secondo il presidente, questo è possibile a causa della mancanza di adozione all’interno del blocco economico composto dai 27 membri. Conseguentemente l’impatto delle criptovalute sull’economia è limitato, riferisce Reuters.

Rivolgendosi ai legislatori, ha detto:

“Pensiamo che tutto questo sia piuttosto limitato. Quindi non è ancora qualcosa che potrebbe costituire un rischio per le banche centrali “.

Le osservazioni di Draghi arrivano pochi giorni dopo le affermazioni di un membro del consiglio direttivo della BCE. Ewald Nowotny, presidente della Banca Nazionale Austriaca, sostiene che le banche centrali stanno cercando di decidere se regolare le valute digitali. Dichiara, inoltre, che i legislatori si stanno chiedendo se dovrebbero essere coinvolti nella regolamentazione delle criptovalute, citando i recenti arresti avvenuti in Cina ad alcuni exchange di bitcoin.

Durante questa settimana l’ex governatore della banca d’Italia, Mario Draghi, ha espresso un’opinione sul tema delle criptovalute. Tuttavia, non si è discusso se l’istituzione europea perseguirà una qualche forma di regolamentazione in merito.

Draghi ha detto che la BCE non avrebbe regolamentato il settore il mese scorso, dicendo alla stampa di vedere Bitcoin ancora troppo immaturo. Ha proseguito osservando che le persone dovrebbero “amare” le innovazioni nel settore finanziario, comprese le cripto valute,  anche se ne sono ancora diffidenti, vista la difficoltà nel capirne i potenziali rischi.

Draghi, inoltre, non pensa che la BCE possa regolamentare bitcoin perché non rientra negli ambiti di competenza della banca, ha sostenuto alla Commissione europea per gli affari economici e monetari a settembre.

A questo, si unisce Thomas Jordan, presidente della Banca Nazionale Svizzera (SNB), che questa settimana si è nuovamente espresso in merito alle cripto valute.

“È importante dire che il punto non è la tecnologica, ma chi ha accesso al denaro della banca centrale e in quale forma: ci sono ancora molte domande irrisolte. Le considero più un investimento che una valuta”.



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