Vitalik presenta la tabella di marcia di Ethereum 2.0 a Taiwan

“Il killer di Ethereum è Ethereum, l’Ethereum della Cina è Ethereum, l’Ethereum di Taiwan è Ethereum … 2.0.”

Questo l’incipit con cui Vitalik Buterin, co-founder di Ethereum, ha presentato le strategie future della piattaforma basata sulla tecnologia blockchain in una conferenza a Taipei, capitale di Taiwan. Avendo già fornito una notevole quantità di informazioni, il nuovo aggiornamento di Buterin fornisce dettagli molto più specifici. Il talk di Buterin è iniziato con una sorta di commento ironico sulle numerose sostituzioni che sono avvenute sul mercato negli ultimi mesi.

I problemi da risolvere

Buterin ha continuato descrivendo le quattro aree in cui ritiene necessario migliorare l’attuale piattaforma di Ethereum. Si trattava di privacy, protocollo di sicurezza, sicurezza degli smart contracts e scalabilità.

Per ciascuno dei primi tre, il co-founder di Ethereum vede delle soluzioni che si stanno sviluppando attivamente. Nell’area della privacy, il fork di Byzantium ha implementato zk-SNARKs. Grazie ad esso, un verificatore può confermare se un calcolo è avvenuto correttamente o meno, con “zero-knowledge” dell’operazione. Per il protocollo di sicurezza, il recente sviluppo di Casper, dovrebbe portare le soluzioni necessarie. La sicurezza degli smart contract sarà implementata, invece, grazie alla verifica formale e grazie a Viper.

Buterin ha spiegato che la decentralizzazione, la scalabilità e la sicurezza sono una triplice problema che presenterà sfide importanti in futuro. Il co-founder sostiene che sarebbe relativamente facile risolverne due su tre, ma creare un sistema in cui tutti e tre sono funzionali si sta dimostrando difficile.

La scalabilità su Ethereum, secondo Buterin, deve essere di migliaia di transazioni al secondo, essere solamente on-chain e senza alcun supernodo. In altre parole, deve occuparsi di tutti e tre i problemi contemporaneamente. La soluzione, per Vitalik, si trova nel concetto di “sharding“, il quale consentirebbe a ciascun nodo di memorizzare solo una parte della rete. I nodi sarebbero in grado di convalidare la rete attraverso la matematica sottostante e la comunicazione reciproca. Il problema, tuttavia, è che si rischia che i nodi inviino ad altri nodi false informazioni, quindi servirà del tempo prima di una sua implementazione.

Il passaggio dalla Proof of Work alla Proof of Stake è sicuramente uno dei requisiti fondamentali per la risoluzione di molti problemi, e Buterin ha indicato che la timeline sarà tra i tre e i cinque anni. Prossimamente, tuttavia, ci sarà una notevole quantità di cambiamenti che inizieranno a prendere forma.



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